Quando la chiesa e' ammalata di clericalismo
Il 18 aprile 2013 è stata resa nota la lettera che Papa Francesco ha inviato ai vescovi dell'Argentina riuniti nella loro Assemblea Plenaria a Pilar. “La Chiesa è malata, ma non perché parla troppo o troppo poco di temi morali, non perché le sue liturgie siano più o meno belle ed entusiasmanti, . La Chiesa è malata di autoreferenzialità e di clericalismo.: Troppi preti passano il tempo discutendo in gergo ecclesialese di problemi che interessano solo a loro e organizzare o a seguire corsi piu’ o meno utili.
Tratto da la nuova bussola quotidiana
Ebbene si ,a volte essere anticlericali è un bene e uno stimolo per la chiesa.
Esiste infatti un modo rispettoso per criticare la deriva del clericalismo, che un rischio oggettivo da sempre nella chiesa.
Essere anticlericale in questo caso, non è sinonimo di anticristiano, anticattolico come si pensa comunemente. Josemaria Escriva’ fondatore dell’opus dei affermò: detesto il clericalismo comprendo che accanto ad un anticlericalismo inaccettabile, ci sia un sano anticlericalismo che nasce dall’amore per il sacerdozio e che non consente che il semplice fedele o il sacerdote si serva di una missione sacra per ottenere vantaggi temporali. Il tentativo di San josemaria è stato quello di donare alla contemporaneità, una chiesa sgravata quanto più possibile dai vizi del clericalismo, nello slancio di ridare ai laici la consapevolezza di poter ambire alla santità.
Il comune cristiano, può svolgere la sua missione specifica, anche quella che gli spetta all’interno della struttura ecclesiale, solo a condizione di non clericalizzarsi:Di continuare ad essere secolare, ad essere persona che con normalità vive nel mondo e partecipa alle vicende del mondo.
Tratto dal libro "Quello che i preti non dicono piu'" di Paolo Gambi editrice fede e cultura
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