Wednesday, November 17, 2010

La passione di Gesu’.

Gesu’ dopo aver passato l’agonia nell’orto degli ulivi ,viene arrestato e condotto presso le autorita’.Pilato lo interroga e difronte al suo parlare di verita’,Gli chiede cos’e’ la verita’? come se volesse dire: ognuno ha la sua verita’…...
Durante la sua flagellazione ogni colpo vibrato sulla sua pelle e come se colpisse al cuore sua madre che soffre in modo indicibile.
Gesu’ viene coronato di spine .Una corona fatta di un legno quello dell’acacia, con una durezza pari a quello dell’acciaio.E mentre percorre la via che lo portera’ sul calvario, portando sulla spalla uno dei due pali sui quali verra’ crocifisso, vede la gente che l’ha osannato ,e’ li attonita che lo guarda.Sembra dire con gli occhi:
“Come e’ possibile che non reagisci tu che hai fatto tanti miracoli ,ti basterebbe un cenno per cambiare il tuo destino”.Ma gli ebrei di allora aspettavano erroneamente nel loro immaginario un messia trionfatore che scendesse dal cielo e quindi non capiscono.
Quella che sembra una drammatica disfatta e’ la vittoria di Dio su Satana,solo Maria in quel momento ne’ ha piena consapevolezza.
Mentre e’ crocifisso Gesu’, non si preoccupa del suo dolore,ma cerca di vivere piu’ a lungo possibile per guadagnare l’anima del buon ladrone.E riesce a respirare solo facendo leva sui piedi crocifissi ,cosa impossibile
in altro modo e cosi’che amplifica ulteriormente il suo dolore.Alla fine dopo aver guadagnato l’anima del buon ladrone spira e consegna il suo spirito al padre.Gesu’ e’ morto e risorto e tornera’ sulla terra’ una seconda volta per trasformarla in un giardino,la nuova Gerusalemme.
Luigi Fabiano
Qualche ragione per credere

Un saggio intervista di Michele Brambilla a Vittorio Messori, un catechismo postmoderno di chiaro stampo apologetico.
Secondo la tesi di fondo del libro la logica cristiana è fondata sul paradosso dell’unione degli opposti, per dirla alla francese, l’union de deux contraires; la logica dell’et-et.(questo e quello)
Il cristianesimo si fonda sul paradosso di coppie di realtà che sembrano inconciliabili. Il cattolico è chiamato dunque a fare una “sintesi paradossale”.
Per il cattolico, Dio è uno e trino; Gesù è vero Dio e vero uomo; la chiesa è corpo mistico di Cristo e istituzione umana; in essa convivono libertà ed obbedienza; la Bibbia comprende antico e nuovo testamento; l’uomo è composto di anima e di corpo; il Credo ha la sua fonte nella scrittura e nella tradizione; Gesù è Giudice e allo stesso tempo misericordioso ecc.
Cattolico significa universale, anzi è ancora più significativo, katà-holom,“secondo il tutto”.
Il cattolicesimo è il luogo dove tutte le verità si danno appuntamento e riescono a convivere, pur sempre minacciate di squilibrio. In alternativa per esempio al protestantesimo che pensa all’aut aut: solo Cristo, solo scrittura e non tradizione, solo fede e non ragione.
La vera eresia per Messori è quella verità che trascura le altre, che ci spinge a scegliere una parte.

Luigi Fabiano